Tutto Calvino in un database

Tutto Calvino in un database è, prima di tutto, un auspicio. Significa, con gli ausili dell'informatica, realizzare uno strumento ideale, di fatto ancora tutto da costruire. L'obiettivo che presentiamo qui è un punto di partenza, un primo livello, legato all'edito, già di per sé una superficie inesauribile, cercando a poco a poco - affidandoci al futuro - di ricostruire:

a) tutto ciò che Calvino ha scritto, la cui complessità è rappresentata già dall'incongrua distinzione delle due sezioni Opere (che raccoglie le edizioni e nuove edizioni in volume, fino al 1985 secondo le volontà dell'autore; e anche quelle postume non concepite dall'autore stesso, ma da Esther Singer Calvino, Giovanna Calvino, Claudio Milanini, Mario Barenghi, Bruno Falcetto, Luca Baranelli) e Scritti (che riunisce scritti sparsi, letterari, giornalistici, editoriali, di arte, musica, cinema, tv, teatro, racconti, articoli, conferenze, lettere, brani antologici, fiabe, disegni, interviste, introduzioni, prefazioni, postfazioni, quarte di copertina, risvolti, recensioni, pareri di lettura, schede bibliografiche, vignette, traduzioni, voci di dizionario, dediche, ricordi). Il punto di partenza è stato il generoso lavoro pionieristico di Luca Baranelli, origine e sorgente primaria di ogni bibliografia possibile. Ci siamo potuti avvalere non solo della sua Bibliografia di Italo Calvino (Edizioni della Normale di Pisa, 2007) ma anche dei suoi continui aggiornamenti e delle sue preziose segnalazioni. Strumento imprescindibile è la Mappa bibliografica di Domenico Scarpa, in Calvino fa la conchiglia. La costruzione di uno scrittore, Milano, Hoepli, 2023, pp. 764-785. L'aspetto importante è la possibilità di interrogare la storia editoriale di ogni singolo testo, come di ogni singola opera, e ricostruire tutte le sue collaborazioni editoriali, giornalistiche, le diverse forme dell’impegno culturale e politico dello scrittore. Al centro però resta l’opera.

b) tutto ciò che di Calvino è stato tradotto in tante delle lingue del mondo: un atlante bibliografico geo-politico-linguistico in costante mutamento ricostruito per la prima volta grazie alla collaborazione di tanti specialisti (vedi gruppo di lavoro) e all’inestimabile lavoro di riunificazione di Francesca Rubini, Catalogo delle traduzioni, in Italo Calvino nel mondo. Opere, lingue, paesi (1955-1920). Il lavoro attuale si basa sulle traduzioni in volume. L'auspicio sarà quello di avere il contributo degli italianisti all'estero per incrementarlo con gli scritti tradotti su periodici.

c) tutto ciò che è stato scritto su Calvino e sulla sua opera: una mappa dell'interesse stratificato di giornalisti, critici militanti, storici della letteratura, critici, studiosi, ma anche medici, architetti, scienziati, lettori. Anche in questo caso sarà importante aprire lo sguardo alla ricezione internazionale dell'opera di Calvino e sperare nella collaborazione di chi vorrà ricostruire le singole realtà locali, paese per paese, a cui non siamo riusciti ad arrivare. All'origine la Bibliografia della critica a cura di Mario Barenghi, Bruno Falcetto, Claudio Milanini (1994) e la Bibliografia della critica a cura di Mario Barenghi dedicata ai Saggi (1995) e la Bibliografia della critica calviniana 1947-2000 (2000) di Domenico Scarpa. Un primo contributo allo sviluppo della critica in ambito internazionale è stato offerto da Ada D'Agostino per la critica francese; da Monica Ciotti, con il contributo di Mayerín Bello, per la critica spagnola e ispanoamericana; da Elio Baldi per la critica americana e inglese nel suo The Author in Criticism. Italo Calvino's Authorial Image in Italy, the United States, and the United Kingdom 2020.

d) un itinerario visivo attraverso tutte le copertine di tutte le edizioni italiane ed estere: un racconto del Fondo Calvino che ci è stato affidato dalle eredi Calvino completato dalla digitalizzazione delle copertine dei libri Einaudi raccolti da Claudio Pavese e dei libri Mondadori conservati nella Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e per noi riuniti da Marco Magagnin.

A che serve? A orientarci. In una lettera Calvino dice che quando deve citare un autore non può farlo finché non trova dei libri di quell’autore. E li legge. Tutti i libri di quell’autore. E li legge. E tutto quello che è stato scritto su quell’autore. E lo legge. Insomma serve per avere un punto da cui partire nella navigazione della conoscenza di Calvino. Serve per costruire una rete di collaborazioni. Serve per indagare le connessioni. Lo abbiamo immaginato piuttosto come un sestante cercando punti di riferimento per orientarci nelle costellazioni, che sono le sue opere. Non solo Tutto Calvino in un punto, ma anche Tutta l’opera: Tutto il Sentiero, Tutto il Barone, Tutte le Città, Tutto il Viaggiatore, Tutto Palomar, ecc., perché se si scende al secondo livello potremo trovare e costruire insieme i collegamenti legati alla storia delle edizioni italiane, alle traduzioni, alla critica. Ma se scendiamo ancora di un livello, provate a scrivere… che so Conrad… e aiutatevi con la colonna di destra, oppure I fratelli Bagnasco e… fate attenzione ai collegamenti!

Infine, se andate a caccia di errori, di lacune nelle bibliografie vi chiediamo di essere benevoli: di aiutarci e segnalarceli. Servirà a chi studierà dopo di voi.

E poi, se avete scritto su Calvino, fate così: scrivete il vostro cognome, e vediamo che trovate, se manca qualcosa grazie sin da ora se lo mandate a bibliografia@laboratoriocalvino.org.

Se poi volete donarci i vostri lavori cartacei potete spedirli al Laboratorio Calvino - Sapienza Università di Roma - Via dei Volsci 122 - 00185 Roma.

Grazie a chi vorrà collaborare con noi!

Laura Di Nicola